Connettività a bordo e accorciamento della filiera del prodotto ittico

L’esperienza a cura del CREA, Regione Basilicata e FLAG Coast to Coast

Calendar icon  Friday 6 November 2020

Dalla Misura 1.29 “Promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale” all’iniziativa “Un tablet in ogni barca”. Un percorso articolato volto a potenziare le competenze – anche digitali – degli operatori del settore ittico, realizzato in sinergia dal CREA, dalla Regione Basilicata e dal FLAG Coast to Coast.

A partire dalla primavera 2020, in piena emergenza sanitaria, ai pescatori costieri della Basilicata sono stati distribuiti dispositivi mobili e di comunicazione finalizzati alla diffusione di nuove forme di gestione sostenibile delle risorse ittiche e al miglioramento della capacità imprenditoriale del settore lucano. Così è nato il cosiddetto Quaderno di mare, un sistema di trasmissione e monitoraggio dei dati riguardanti le attività quotidiane in mare, come il tracciamento delle specie ittiche pescate, la segnalazione delle catture indesiderate, la rimozione di plastica dai fondali, ecc.

Dai dispositivi mobili si accede anche ad altre due APP dedicate al settore ittico: una per segnalare le specie aliene che colonizzano i nostri mari, l’altra per la tracciatura live del traffico marittimo. Per avvicinare i pescatori al mondo di internet e guidarli al corretto utilizzo dei tablet, il CREA ha organizzato, on line, una serie di incontri in-formativi sulla piattaforma TEAMS, ai quali hanno partecipato anche funzionari regionali e il FLAG lucano.

“Come FLAG – racconta Laura Stabile (FLAG Coast to Coast) -, ci siamo occupati della comunicazione per gli operatori della pesca. Abbiamo acquistato SIM raggiungibili in mare e custodie tablet per gli operatori, che hanno potuto lavorare anche a distanza garantendo il distanziamento sociale obbligatorio. Questi strumenti sono fondamentali non sono per il periodo attuale, ma per il potenziamento delle competenze degli operatori da qui al futuro prossimo, garantendo una vera innovazione nel settore”.

Questi impegni si inseriscono nella più ampia attività di network locale della portualità diffusa, un patto territoriale sottoscritto dai comuni costieri con l’obiettivo di mettere in rete le stazioni di pesca e rafforzare la commercializzazione e vendita di prodotti a “miglio zero”, dando valore ai pescatori e a tutto il comparto ittico dal punto di vista socioeconomico.

La chiave dell’innovazione, secondo il FLAG, è favorire la formazione professionale, l’apprendimento permanente, la diffusione delle conoscenze di carattere economico, tecnico, normativo o scientifico e delle pratiche innovative, nonché l’acquisizione di nuove competenze professionali, connesse in particolare alla gestione sostenibile degli ecosistemi marini, l’igiene, la salute, la sicurezza, le attività nel settore marittimo, l’innovazione e l’imprenditoria.

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