“Impariamo dai pescatori”, il futuro della pesca è nelle nuove generazioni

Il progetto del FLAG Costa dell'Emilia-Romagna

Calendar icon  Friday 20 November 2020

Arriva dal FLAG Costa dell’Emilia-Romagna l’iniziativa “Impariamo dai pescatori”, un progetto per il coinvolgimento delle nuove generazioni nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Ne abbiamo parlato con Angela Nazzaruolo, coordinatrice del FLAG, che racconta come l’idea del progetto sia nata in sede di ascolto del territorio. “Era emersa – racconta Nazzaruolo -, l’esigenza di diffondere la conoscenza dei luoghi del nostro mare, che dal lato dell’adriatico si sa non essere troppo limpido e chiaro, e questo può avere come conseguenza il mancato consumo dei prodotti ittici, identificati come non salubri, ma non è così”.

In questo senso, sono stati realizzati percorsi didattici, strutturati in due percorsi: uno rivolto alle scuole; l’altro alla collettività, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza della biodiversità dei nostri luoghi della pesca, il mare, le valli e le lagune, e inoltre per favorire la diffusione della cultura della sana alimentazione attraverso la conoscenza del mondo dei prodotti ittici della Costa dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo direttamente i pescatori e in generale chi opera nel mondo delle attività produttive legate alla pesca e all’acquacoltura. “Il nostro mare Adriatico – continua Nazzaruolo -, ci offre quotidianamente pesce prelibato, sardine, naselli, sgombri, e alici, che raggiungendo le nostre tavole arricchiscono l’alimentazione quotidiana di sostanze fondamentali per il buon funzionamento del nostro organismo, ma talvolta ci fermiamo al pensiero che alcuni di questi prodotti non siano troppo comodi da cucinare o mangiare, ed è un vero peccato, basta sapere cosa fare!”.

Il progetto ha infatti l’obiettivo generale di favorire la diffusione della cultura della sana alimentazione attraverso la conoscenza del mondo del pesce, dei molluschi e dei crostacei, dal mare alla tavola, scoprendone l’origine, le proprietà e l’importanza che rivestono in una sana alimentazione, oltre che di promuovere la conoscenza sulla ricca biodiversità del nostro mare e dei luoghi vallivi e lagunari, al fine di influenzare comportamenti responsabili da parte di cittadini, di turisti ed in particolare dei giovani.

Come fare allora? “Volevamo coinvolgere i giovani, e abbiamo pensato di passare direttamente dalle scuole – spiega Nazzaruolo -. Uno degli obiettivi era di far conoscere la pesca come attività economica; dall’altra, volevamo sensibilizzare e recuperare la straordinaria tradizione legata al consumo del pesce povero, che oggi purtroppo stiamo dimenticando”. Ecco che con questa consapevolezza, sono state coinvolte 79 classi e 1666 studenti, che hanno partecipato a un percorso didattico rivolto ai giovani, i cui risultati sono disponibili e a disposizione di chiunque voglia fruirne. Inoltre, con il percorso didattico rivolto alla collettività, sono stati organizzati ben 55 appuntamenti nell'area della Costa del FLAG CER, ai quali hanno partecipato complessivamente oltre 3000 persone.

Ancora una volta, il territorio ci dimostra come la relazione tra innovazione e tradizione sia molto più che possibile, con una buona base di collaborazione e vista strategica sul futuro. Nel caso di “impariamo con i pescatori”, sono stati – anche – i docenti che hanno fatto in modo di veicolare il messaggio tra le classi dei più piccoli e più grandi, oltre che gli operatori del territorio che hanno reso possibile il sogno di vivere da vicino una giornata in mare o al mercato ittico, per comprenderne i significati nascosti e le opportunità.

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"Impariamo dai pescatori" - Info e materiali

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