Dopo l’emergenza, governance imprenditoriale e sostenibilità

Cosa si è detto del settore pesca e acquacoltura durante ForumPA2020?

Icona calendario  Venerdì 17 Luglio 2020

Al settore ittico serve un salto imprenditoriale e una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e economica per ripartire dopo la crisi, con il supporto delle istituzioni per una governance virtuosa. Ecco cosa è emerso durante il talk “Post-Covid FEAMP: emergenza, lezioni apprese e programmazione” a Forum Pa – Resilienza Digitale

Si è svolta tutta al digitale la Manifestazione ForumPA2020, con oltre 100 eventi per più di 300 relatori in sei giorni. In questo contesto, ha avuto luogo anche il talk Post-Covid FEAMP: emergenza, lezioni apprese e programmazione lo scorso venerdì 10 luglio.

“L’emergenza Covid19 ha colpito la pesca in un momento delicato di transizione, evidenziandone il ruolo strategico nella filiera alimentare ma anche la scarsa diffusione di una cultura imprenditoriale forte – dichiara Riccardo Rigillo, Direttore generale pesca marittima e acquacoltura del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo –. Solo con questo salto di mentalità gli operatori del settore ittico possono rilanciarsi e avere i mezzi per lavorare in modo sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia economico. La ripartenza passerà anche dal sostegno attivo alla pesca locale e dalla capacità di intervenire su tutta la filiera, ‘dall’amo al piatto’, attraverso promozioni, tracciabilità e certificazioni, per valorizzare il più possibile il prodotto agli occhi del consumatore. Con il rinnovamento, il settore potrà attrarre un numero maggiore di giovani, che troveranno più facilmente una collocazione”.

Come evidenziato da Eleonora Iacovoni, Dirigente presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Ufficio PEMAC 4, il FEAMP si è già mosso per contenere l’impatto dell’epidemia nei settori di pesca e acquacoltura. Tali misure comprendono: maggiore flessibilità nell’attribuzione delle risorse tra le priorità del Programma; sostegno straordinario per l’arresto temporaneo delle attività di pesca; fondi di mutualizzazione per eventi climatici avversi ed emergenze ambientali; compensazioni per la riduzione o la sospensione della produzione negli impianti di acquacoltura; sostegno alle imprese per l’ammasso temporaneo dei prodotti di pesca e acquacoltura; semplificazione delle procedure. Inoltre, è stato recentemente approvato dalla Conferenza Stato Regioni il piano di aiuti da 20 milioni di euro diretti al settore pesca e acquacoltura, in attuazione dell'articolo 78 comma 2 del "Cura Italia".

Alla luce di questi provvedimenti ed in ottica di miglioramento per il futuro, si sono espressi alcuni interlocutori di primo piano del settore ittico: Francesca Biondo, Direttore Generale di Federpesca, ha riepilogato le questioni sottoposte da Federpesca agli Stati Generali del Governo, tra cui la mancanza di ammortizzatori sociali e strutturali all’interno del settore. Federpesca ritiene fondamentale lavorare per un sistema di sicurezza sociale più omogeneo, che non causi alterazioni della concorrenza. Infatti, l’attuale regolamentazione ha avvantaggiato i Paesi che seguono direttive differenti rispetto a quelle dell’UE. Una di queste situazioni, ad esempio, riguarda il fermo pesca: nelle acque internazionali le flotte di altri Paesi non rispettano la medesima regola, causando danni ai nostri operatori. Biondo si pronuncia a favore di un FEAMP che incentivi ammodernamento, competitività, trasferimento tecnologico e ricambio generazionale, in favore di un ripensamento in chiave blu economy.

Pier Antonio Salvador, Presidente Associazione Piscicoltori Italiani, evidenzia la necessità di programmazioni strutturate per la gestione delle emergenze nell’ acquacoltura dove, ad esempio, manca il fermo pesca. Salvador si pronuncia a favore di una corsia privilegiata per i giovani e per le donne che vogliono avvicinarsi al mondo dell'acquacoltura, e sull’ importanza di campagne promozionali mirate per i prodotti ittici nazionali. Infine, l’importanza della formazione: è opportuno che il personale della "filiera acquacoltura" riceva una formazione continua ed aggiornata attraverso le associazioni di categoria, utile a migliorare la gestione delle attività durante i periodi di crisi.

Fabio Galetti, Team Leader DG Mare - Commissione Europea, evidenzia il principale cambiamento presente nella nuova programmazione FEAMP 21-27: la notevole semplificazione del quadro regolamentare a livello UE, che si rifletterà in una gestione più agile del fondo sia da parte delle amministrazioni, che nell’accesso dei beneficiari finali. Inoltre, viene posta grande attenzione alla piccola pesca costiera, che potrà beneficiare di maggiori aiuti e agevolazioni. L’architettura attuale, più rigida e complessa, diventa così più flessibile.

Post-Covid FEAMP: emergenza, lezioni apprese e programmazione

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