Esperienze di resilienza. Il ruolo dei FLAG e degli OOII

La pesca è resiliente!

Icona calendario  Venerdì 26 Giugno 2020

Sostenibilità, trasformazione digitale e capacità di fare rete. Ma non solo. I progetti e le soluzioni avviate e praticate dai FLAG e dalle Regioni per sostenere la pesca e l’acquacoltura nella risposta all’emergenza Covid-19 raccontano un settore di frontiera dove la sperimentazione si coniuga con la solidarietà. E se il rapporto della Rete Nazionale raccoglie una selezione accurata di esperienze, l’innovazione di settore non si ferma e i protagonisti continuano a stimolare l’evoluzione del comparto post-Coronavirus.

«Nessun uomo è un’isola». Come diceva John Donne (1623), così vale anche oggi per il settore della pesca e dell’acquacoltura, in cui FLAG e OOII si sono rimboccati le maniche per progettare e sostenere la sperimentazione di esperienze e di soluzioni innovative in risposta all’emergenza Covid-19. Le esperienze più rilevanti, raccolte nel Report della Rete Nazionale dei FLAG, restituiscono un quadro articolato di soluzioni sperimentali tutte, però, accomunate dalla capacità dei FLAG e delle Regioni di agire come collettori tra esigenze e competenze diffuse tra istituzioni, operatori economici e comunità locali. Raccontare i FLAG, quindi, per raccontare la pesca e l’acquacoltura post-Covid 19: resilienti, innovative, sostenibili.

Il ruolo dei FLAG e degli OOII

I FLAG e gli OOII, con l’obiettivo di stimolare e progettare soluzioni innovative e praticabili, hanno agito come attivatori di resilienza, in grado di connettere esigenze e competenze distinte. Proprio per questo, i FLAG individuano nelle istituzioni uno dei soggetti principali a cui riferirsi per il coordinamento e la facilitazione della messa a terra delle opportunità di ingaggio. Oltre al costante dialogo con il Ministero, in qualità di AdG, e la Commissione Europea, fondamentale per le nuove progettualità è stato il confronto con le Università e i Centri di Ricerca distribuiti sul territorio nazionale, veri e propri motori di avanguardia, e con gli operatori economici: beneficiari effettivi e potenziali delle misure del Fondo, pescatori, associazioni di categoria e rappresentanti della filiera lunga (tra cui commercianti e ristoratori). Non solo. In un’ottica di animazione territoriale e, in un’ottica di distanziamento fisico e prossimità ideale, i FLAG hanno individuato nella comunità un partner di costante stimolo e riflessione, a partire da le famiglie e i figli dei pescatori.

Strumenti per la resilienza

Nella maggior parte dei casi, l’esigenza trasversale riconosciuta è quella di accorciare le distanze tra operatori del settore e cittadini, facendo comprendere le potenzialità di innescare collaborazioni tra reti che possono sembrare apparentemente lontane, ma che di fatto sostengono la stessa vision di sostenibilità e sicurezza alimentare, attraverso la promozione di prodotti e comportamenti collaborativi in rete, che possono passare dall’implementazione di tecnologie avanzate di trattamento del prodotto, o a semplici racconti di preparazione del prodotto che possono essere tramandati di generazione in generazione.

In questo senso, il Rapporto della Rete Nazionale dei FLAG rappresenta la fonte principale di emersione dei progetti attivi sui territori, oltre la quale i FLAG individuano ulteriori attività e progettualità di sviluppo in chiave di collaborazione con altri settori economici che insistono sui territori.

La comunicazione dei progetti

La parola storytelling conduce e guida le esperienze di resilienza messe in campo dai FLAG, evidenziando ancora una volta come sia imprescindibile, nella comunicazione dei progetti (compresi o oltre il Rapporto RNF), la voglia di vicinanza al territorio e l’emozione nel trasferire le proprie testimonianze, che possono essere valorizzate

  • Sui social network, come Facebook o Instagram, se il racconto è fatto di immagini;
  • Attraverso un’azione di media relations, se si tratta di racconti analitici, ad esempio sull’allocazione di risorse del Fondo;
  • Sul sito istituzionale del Feamp, che ha proprio il compito di farsi vetrina delle esperienze territoriali.

Resilienza permanente

I progetti condivisi, nonché il dialogo tra FLAG e OOII sono possibili grazie all’intervento congiunto tra Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e Rete Nazionale dei FLAG, che insieme inaugurano, per il ciclo di programmazione 2014-2020, un sistema di dialogo continuo con gli attori territoriali, offrendo uno strumento di contaminazione continua: la Redazione diffusa.

In questo senso, quanto condiviso dai FLAG, in maniera collaborativa, si inserisce nell’ambito del II Tavolo tecnico della Redazione diffusa del PO FEAMP 2014-2020, che ha previsto un momento di progettazione collaborativa attraverso un percorso di brainstorming guidato su supporto digitale, secondo la metodologia Empathy Map, ovvero il racconto fase per fase di un progetto o un’esigenza di comunicazione di FLAG e OOII coinvolti, rappresentando ciascun momento di interazione con post-it di annotazione su una lavagna digitale.

Tra i risultati del confronto attivo, anche il presente articolo redatto a partire dalle sollecitazioni ricevute dal gruppo, composto per l’occasione da 43 partecipanti.

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